Specchio, specchio delle mie brame…qual è il piatto più bello del reame?
Dimmi il tuo preferito e ti racconterò la sua storia! 🙂
Ogni piatto, ogni tazzina e tutti gli altri accessori da cucina vengono realizzati con grande passione e rispetto per la tradizione. Una tradizione che desideriamo condividere con te che stai leggendo questo articolo…
PRONTI?
Tutti gli oggetti che vengono realizzati dagli artigiani della Bontempo Ceramiche dal 1862, ci portano a raccontare un pezzetto della storia della nostra bellissima regione – l’Abruzzo – e dell’Italia!
Iniziamo con il Fioraccio…
La parola fioraccio non è un termine dispregiativo bensì indica i “fiori che nascono spontaneamente nei campi“.
Rose selvatiche, fiordalisi e genziane, anemoni e campanule compongono spontanei e festosi mazzi di fiori di campo.
Poche pennellate veloci e sicure, un gusto cromatico che si ispira alla natura e la esalta (da Il Messaggero – 1 Luglio 1981)
Il fioraccio è un decoro del XIX secolo che vede la sua origine nel centro ceramico di Castelli (Teramo, Abruzzo), da qui successivamente si diffonde anche in altre zone d’Abruzzo, come il centro ceramico di Rapino (Chieti, Abruzzo).
Tra i decori floreali più importanti che gli artigiani Bontempo portano avanti da generazioni possiamo ammirare: Rosespine – realizzato policromo, in verde o altri colori – e Roselline – in rosa.
Questi due decori vennero realizzati agli inizi del Novecento e ancora oggi continuano ad adornare le tavole in giro per l’Europa e non solo!
Nel citare i decori che prendono quotidianamente vita tra le mani del Maestro Ceramista Amato Bontempo e dei suoi artigiani, non possiamo non citare: il Gallo, Due galletti e Uccellini e tronchi.
Il primo decoro – il Gallo – ha antiche origini che risalgono alla fine del XIX secolo. Il gallo come simbolo della Natura e della Cristianità.
Due galletti, invece, è una creazione del Maestro Amato Bontempo, una reinterpretazione di “un elemento decorativo di antichissime origini rappresentante l’albero della vita” (da La ceramica di Rapino e i Bontempo, p.14).
Uccellini e tronchi – per concludere – rappresentano, invece, “una vivace rielaborazione artigianale ispirata dai settecenteschi servizi da tavola della maiolica di Savona” (da La ceramica di Rapino e i Bontempo, p.16).
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